L’EMBO (European Molecular Biology Organization) è stata fondata nel 1964 con il proposito di portare la biologia molecolare verso nuove frontiere. A oggi l’organizzazione conta più di 2000 scienziati e 31 stati membri europei. L’EMBO supporta la crescita professionale di migliaia di giovani ricercatori attraverso finanziamenti, workshops e conferenze. Grazie al sostegno della Federazione Malattie Rare Infantili e della Prof.ssa Marvaldi ho avuto l’opportunità di partecipare a una conferenza EMBO.
Mi chiamo Giada Musso e sono una ricercatrice al Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano, sotto la guida della Prof.ssa Marvaldi nel gruppo di ricerca del Prof. Vercelli.

La conferenza si è svolta sull’isola di Creta vicino ad Heraklion, in un delizioso resort affacciato sul mare.
Il tema della conferenza era incentrato sui meccanismi cellulari e molecolari del sistema nervoso, un tema di centrale importanza per capire i meccanismi alla base dello sviluppo patologico delle malattie neurodegenerative. La ricerca di base è di fondamentale importanza per capire la catena di processi che avvengono fisiologicamente. Indagando come funziona la normale fisiologia cellulare possiamo capire quale ingranaggio si è rotto nella patologia e come riportarlo allo stato fisiologico.
Nel nostro caso, noi studiamo lo sviluppo del dolore neuropatico a seguito di lesione. La Prof.ssa Marvaldi nel 2020 ha dimostrato che l’eliminazione di una proteina nucleocitoplasmatica, importina alpha3, porta a una diminuzione della percezione nocicettiva. Attraverso lo studio di questa proteina ci proponiamo di investigare come essa influenzi la crescita, il grado di ramificazione e la rigenerazione assonale dopo una lesione. Inoltre, il nostro studio si organizza su due assi interconnessi: l’invecchiamento e il sesso. Il dolore neuropatico si sviluppa spesso in condizioni patologiche quali il Parkinson o l’Alzheimer che solitamente colpiscono la popolazione più anziana. Capire come questi due fattori influenzino la percezione dolorifica rappresenta un punto chiave per lo sviluppo di nuovi farmaci analgesici.
Alla conferenza ho avuto modo di interfacciarmi con scienziati di alto livello durante la presentazione del mio poster. Lo scambio di opinioni e punti di vista è di fondamentale importanza per la crescita scientifica di una giovane ricercatrice come me. Questa preziosa esperienza non sarebbe stata possibile senza il gentile sostegno della Federazione Malattie Rare Infantili.
Ad Maiora Semper
Giada Musso
