Maddalena Bisollo
Nella società contemporanea, la sessualità rimane un argomento spesso avvolto da un velo di tabù e mistero. E sebbene si stiano facendo progressi nell’apertura di dialoghi inclusivi su varie questioni legate al sesso, c’è ancora un tema che troppo spesso viene trascurato: la sessualità delle persone con disabilità.
Il 28 ottobre 2023, un importante evento ha gettato luce su questa importante questione. Il convegno “Il sesso negato: Autonomia e sessualità nelle persone con disabilità” ha visto la partecipazione di 80 iscritti (tra professionisti, genitori, persone con condizioni complesse e disabilità) e ha offerto una piattaforma per discutere apertamente dei diritti sessuali delle persone con disabilità e delle sfide che affrontano nel loro percorso verso l’autonomia sessuale.
Oltre al nostro presidente Dr. Roberto Lala e ai consulenti della Federazione Malattie Rare Infantili, tra i relatori di spicco presenti al convegno vi erano alcuni dei maggiori esperti del settore in Italia, ciascuno portatore di una prospettiva unica e preziosa:
Maximiliano Ulivieri (Associazione Love Giver): Con la sua esperienza riguardante l’istituzione degli OEAS – operatori all’emotività, affettività , Ulivieri ha offerto preziose riflessioni sull’importanza di fornire sostegno e risorse per consentire alle persone con disabilità di esprimere liberamente la propria sessualità.
Francesco Rovatti (psicologo): Attraverso il suo lavoro psicologico sul campo, Rovatti ha evidenziato l’importanza di affrontare apertamente le questioni legate alla sessualità all’interno delle comunità di persone con disabilità, con gli operatori e le famiglie, fornendo supporto emotivo e psicologico quando necessario.
Franco Lolli (psicoanalista): Con il suo approccio psicoanalitico, Lolli ha contribuito a svelare i pregiudizi e le concezioni sbagliate che circondano la sessualità delle persone con disabilità, invitando alla riflessione e al cambiamento di mentalità.
Flavia Monceri (filosofo): Attraverso una lente filosofica, Monceri ha esaminato le questioni etiche e morali legate alla sessualità delle persone con disabilità, invitando a una riflessione critica sulla società e sulle sue norme.
Giulia Deiana (assistente sessuale): Con la sua esperienza pratica come assistente sessuale, Giulia ha fornito una prospettiva unica sulle sfide e le opportunità legate alla sessualità delle persone con disabilità, dimostrando l’importanza di un approccio empatico e rispettoso.
L’evento ha offerto anche diverse testimonianze da parte di persone con disabilità, che hanno condiviso le proprie esperienze, sfide e vittorie nel campo della sessualità. Queste testimonianze hanno fornito una preziosa prospettiva personale, illuminando le sfumature e le complessità della vita sessuale delle persone con disabilità.
In conclusione, il convegno “Il sesso negato” ha rappresentato un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e comprensione della sessualità delle persone con disabilità. È fondamentale continuare a promuovere un dialogo aperto e inclusivo su questo argomento, fornendo sostegno, risorse e opportunità per garantire a tutte le persone, indipendentemente dalla loro abilità, il diritto di esprimere liberamente la propria sessualità e di perseguire l’autonomia sessuale.
Inoltre, per continuare a rispondere in modo ancora più pratico alle esigenze delle famiglie che affrontano le difficoltà legate alla gestione della sessualità nei figli adolescenti con malattie complesse, la Federazione Malattie Rare Infantili sta attualmente organizzando un secondo evento previsto il 12 ottobre 2024. Questo evento si concentrerà sull’offrire risorse pratiche, consigli e supporto alle famiglie, affinché possano affrontare con maggiore fiducia e competenza le sfide legate alla sessualità dei loro figli. Sostenere le famiglie in questo percorso è essenziale per garantire un ambiente sicuro e inclusivo in cui i giovani con malattie complesse possano esplorare e sviluppare la propria sessualità in modo sano e consapevole.
Continuiamo a lavorare insieme per un futuro in cui tutti possano godere pienamente dei propri diritti sessuali, indipendentemente dalla loro condizione di salute.