Finanziato un soggiorno di studio per due giovani ricercatrici di Biotechnology for Neuroscience e di Cellular and Molecular Biology:
Le Gordon Research Conferences (GRC) sono un gruppo di conferenze scientifiche internazionali che
dal 1931 ospitano ricercatori da tutto il mondo per mostrare gli ultimi avanzamenti nel campo chimico, fisico e biologico.
Grazie alla Federazione Malattie Rare Infantili e alla Dott.ssa Marvaldi, abbiamo avuto l’immensa opportunità di partecipare alla nostra prima conferenza durante il nostro percorso di studi magistrali.
Ma lasciate che ci presentiamo: siamo Sofia Dotta e Giada Musso, due studentesse magistrali di Biotechnology for Neuroscience e di Cellular and Molecular Biology dell’Università degli Studi di Torino. Stiamo svolgendo il nostro tirocinio di tesi presso il Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi sotto la guida della Dott.ssa Marvaldi del gruppo del Prof. Vercelli.
La GRC si è svolta a Newport, presso la Salve Regina University, un campus immerso nel verde a picco sull’oceano; l’argomento trattato in questa sede riguarda il ruolo delle neurotrofine e i loro meccanismi d’azione da un punto di vista fisiopatologico. La nostra ricerca si inserisce in questo contesto indagando il cross-talk tra l’importina Alfa-3, una proteina nucleocitoplasmatica che fa da spola tra questi due compartimenti cellulari, e le neurotrofine, fattori di crescita indispensabili per i neuroni. Quest’ultime sono una famiglia di proteine che determinano la sopravvivenza, lo sviluppo e la corretta funzionalità dei neuroni.
Un recente studio condotto dalla Dott.ssa Marvaldi ha dimostrato come la perdita dell’importina Alfa-3 sia correlata a una diminuzione della percezione nocicettiva. Il nostro obiettivo, quindi, è sviscerare i meccanismi molecolari alla base del dolore neuropatico utilizzando un modello in vitro di neuroni sensoriali murini. Il dolore neuropatico è un urgente problema che colpisce circa il 5-7% della popolazione europea. Esso si annovera tra i sintomi di diverse patologie neurodegenerative come il
Parkinson e l’atrofia multisistemica, oltre che in seguito a lesioni periferiche. Dai numerosi problemi legati all’utilizzo di oppioidi come trattamento per il dolore, l’importina Alfa-3 costituisce un target da esplorare per lo sviluppo di nuovi farmaci analgesici.
Durante i cinque giorni di conferenza, abbiamo assistito a numerosi seminari i cui argomenti spaziavano dalla biologia molecolare e cellulare all’analisi bioinformatica, tutta incentrata sul tema delle neurotrofine. Seppur intellettualmente impegnativo, seguire questi seminari è stata un’occasione di apprendimento e di ragionamento critico unica nel suo genere. Ciò ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze in materia e di osservare ogni argomento da una prospettiva diversa.
In aggiunta, tutti i pomeriggi abbiamo presentato i risultati della nostra ricerca in un poster; il che ci ha permesso di intrattenere dibattiti costruttivi e di imparare come esporre i dati in modo chiaro e corretto. In un ambiente amichevole e informale non sono mancati i momenti di socialità e di svago che ci hanno consentito di intrecciare rapporti non solo professionali.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il generoso aiuto della Federazione Malattie Rare Infantili che ringraziamo e con la quale speriamo di poter nuovamente collaborare in futuro.
Sofia Dotta e Giada Musso